Festa del PD Borgo Sisa (RA)
Entrata libera
Dunque, non starò qui ad elencare le troppe qualità dei Floyd Machine da Forlì, una perfetta cover band dei Pink Floyd. Ottimi musicisti, bello spettacolo (con proiettore su telo rotondo, fuochi d'artificio e luci in quantità industriale), suoni strepitosi (penso che usino strumenti ed amplificatori originali degli anni '60 e '70, come le mitiche testate Hiwatt), due ore di concerto dove sono passati dalla suite Atom Hearth Mother ai pezzi degli anni '90 passando per Money e The Wall. Basso, due chitarre, batteria, tastiere, sassofonista, due coriste.
Ma, dicevo, non starò qui ad elencarne le qualità del concerto, bensì i (pochi) lati negativi.
1- I suoni della batteria. Non serve a nulla avere 18 piatti se poi il rullante somiglia a un peto. Faceva “prff”. Davvero, aveva più potenza il charleston.
2- Il ritmo. I Pink Floyd sono duri da mandar giù per due ore di fila, se poi ne rallentiamo le canzoni di 5 o 6 bpm su 80, lo sbadiglio è dietro l'angolo. A parte gli scherzi, alcune canzoni erano davvero troppo lente e perdevano tutto il loro fascino.
3- Le coriste. Che fossero brave posso intuirlo, ma i volumi erano troppo bassi per confermarlo. E poi, cavolo, non mi hanno fatto “The great gig in the sky”!
4- Alla fine dello spettacolo il muscoloso batterista Flavio ha preso il microfono e tirato le orecchie all'organizzazione della festa che gli ospitava:
“Non siamo Roberto Cappelletto e Cappelletti, non facciamo liscio e mazurka, e potevano metterci un po' di sedie e tavolini!”.
Ok, capito, ma potevi anche non offendere chi fa liscio, tra l'altro non ce n'è proprio motivo.
“Perchè noi siamo una band che ha ricevuto i complimenti di personaggi come Waters e Gilmour!”
Si, ok, siete bravi, abbiamo sentito.
“Noi che siamo venuti qua addirittura per la metà del cachet!”
Bene, bravi, fate arte per l'arte.
“Vorrà dire che il prossimo anno anziché venire a Borgo Sisa andremo a suonare solo in paesini minori come Firenze, Roma, Milano!”
30 anni fa i Genesis al completo vennero a suonare vicino a Faenza. A sentirli c'erano più o meno cinquanta persone, tra le quali mio babbo e suo zio. I Genesis fecero il loro splendido spettacolo,raccolsero i pochissimi applausi (in Inghilterra riempivano i teatri, poco più tardi avrebbero riempito gli stadi), ringraziarono e salutarono cordialmente. I Genesis.
Foto rubata a www.floydmachine.it

Ma, dicevo, non starò qui ad elencarne le qualità del concerto, bensì i (pochi) lati negativi.
1- I suoni della batteria. Non serve a nulla avere 18 piatti se poi il rullante somiglia a un peto. Faceva “prff”. Davvero, aveva più potenza il charleston.
2- Il ritmo. I Pink Floyd sono duri da mandar giù per due ore di fila, se poi ne rallentiamo le canzoni di 5 o 6 bpm su 80, lo sbadiglio è dietro l'angolo. A parte gli scherzi, alcune canzoni erano davvero troppo lente e perdevano tutto il loro fascino.
3- Le coriste. Che fossero brave posso intuirlo, ma i volumi erano troppo bassi per confermarlo. E poi, cavolo, non mi hanno fatto “The great gig in the sky”!
4- Alla fine dello spettacolo il muscoloso batterista Flavio ha preso il microfono e tirato le orecchie all'organizzazione della festa che gli ospitava:
“Non siamo Roberto Cappelletto e Cappelletti, non facciamo liscio e mazurka, e potevano metterci un po' di sedie e tavolini!”.
Ok, capito, ma potevi anche non offendere chi fa liscio, tra l'altro non ce n'è proprio motivo.
“Perchè noi siamo una band che ha ricevuto i complimenti di personaggi come Waters e Gilmour!”
Si, ok, siete bravi, abbiamo sentito.
“Noi che siamo venuti qua addirittura per la metà del cachet!”
Bene, bravi, fate arte per l'arte.
“Vorrà dire che il prossimo anno anziché venire a Borgo Sisa andremo a suonare solo in paesini minori come Firenze, Roma, Milano!”
30 anni fa i Genesis al completo vennero a suonare vicino a Faenza. A sentirli c'erano più o meno cinquanta persone, tra le quali mio babbo e suo zio. I Genesis fecero il loro splendido spettacolo,raccolsero i pochissimi applausi (in Inghilterra riempivano i teatri, poco più tardi avrebbero riempito gli stadi), ringraziarono e salutarono cordialmente. I Genesis.
Foto rubata a www.floydmachine.it