domenica 25 aprile 2010

Buon 25 aprile

Per alcuni la "Resistenza" fu un male indegno di essere celebrato. La "Resistenza", di fatto, non ha portato direttamente né Suv, né appartamenti al mare, né nuovi modelli di telefonini, né reality show.

« Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor »


(Nella foto il cippo di San Pietro in Trento)

lunedì 19 aprile 2010

Violenza, prostituzione e Bud Spencer

By Paco Garroyo per Billy

L'altro giorno ero a giocare a freccette al bar, e c'era anche Ermanno Olmi. Sconfortato e anche un po' ubriaco, mi ha confidato di non aver trovato un distributore per la sua nuova opera, il sequel di "Cantando dietro i paraventi," e me ne ha dato una copia su una penna usb, un primo montaggio, cosicché gli facessi sapere cosa ne pensavo.

Il film si apre dove si era chiuso il precedente: siamo in un bordello cinese degli anni '80, un bordello costruito all'interno di un teatro in modo che clienti e meretrici possano godersi anche uno spettacolo, protetti dai veli che circondano i loro baldacchini posti in platea. Sul palco una giovane attrice orientale in ginocchio piange, si lamenta, canta una nenia lunga e straziante. E' la figlia dell'Imperatore Chu Chiao Ning, ed è addolorata per la sconfitta del padre nella battaglia navale di Haikou. Ad un tratto entra in scena un vecchio pirata barbuto e ciccione, con cappello pistola pappagallo in spalla e tutto. E' Bud Spencer che, imprecando in portoghese (?), prende una sedia e la spacca sulla schiena della giovane principessa. Allora sale sul palco un uomo di mezz'età calvo, orientale anche lui, completamente nudo (?) e con in mano una sciabola. E' l'Imperatore Chu. “Per quello che hai fatto a mia figlia – dice l'uomo al pirata Bud – ora ti lancerò un terribile anatema: Casca il mondo casca la terra, tutti giù per terra!”. Per tutta risposta, Bud Spencer prende un paravento e, imprecando in latino (?), lo frantuma sulla testa dell'Imperatore. Dalla platea di baldacchini si leva un grido: “Questo è troppo!” dice un uomo che si alza, si rimette i pantaloni in fretta e se ne va, sbattendo la porta. Senza pagare.

Il giorno dopo sono tornato al bar. C'era Ermanno Olmi seduto al suo solito tavolo con una bottiglia di brandy. Mi sono avvicinato. Gli ho detto che era il mio nuovo eroe, che in tre minuti di pellicola era riuscito a spiegare definitivamente cosa unisce oriente ed occidente: violenza, prostituzione e Bud Spencer. Con mio sommo stupore non ha reagito bene: è diventato triste e si è messo a piangere maledicendo il mondo.

Nella foto, il pirata Bud mentre cerca con lo sguardo la sua prossima vittima

lunedì 12 aprile 2010

Le meraviglie dell'acquario di Genova

Al maestoso acquario di Genova, dopo un'ora di fila, potrete vedere alcune tra le più peculiari specie di esseri viventi nel nostro mondo! Non solo pesci! Ad esempio:

-- C'è la signora che fa le foto ai ricci col flash, allora l'addetto urla “Per favore, non fate foto col flash. Potete far foto, ma senza flash”, allora la signora avanza due metri e tac, foto col flash al pesce pagliaccio, e l'addetto “Per favore, non fate foto col flash”, allora la signora avanza tre metri e tac, foto alla murena col flash, allora l'addetto urla “Per favore, non fate foto col flash” e la signora, a bassa voce, “Eh, ho capito, che palle”;

-- C'è la bambina che dice “Mamma mamma mamma mamma, che pesce è quello?” e la mamma “Guarda che bello, è il pesce palla!” mentre invece è una trota;

-- Ci sono quelli che fanno le foto con l'iPhone, e fotografano ogni singola maledetta alga anche se non viene nulla;

-- Ci sono le signore che vedono le aragoste e dicono “Buone!”;

-- Ci sono le fighette di vent'anni perennemente con gli occhiali da sole anche se l'acquario è quasi completamente al buio;

-- Ci sono i bambini che urlano, quelli che urlano di più e quelli che urlano ancora di più;

-- Ci sono quelli che leggono il cartello “Non gettate monetine all'alligatore, potrebbe ingerirle e soffocare” allora tirano fuori il portafoglio e lanciano dieci centesimi nell'acqua, possano loro morire sbranati da un coccodrillo;

-- C'è il bambino che tira pugni bestiali sul vetro per richiamare l'attenzione del pinguino, e la madre a fianco che invece di dargli un tozzone lo aiuta emettendo dannosi gridolini tipo “Che belloooooo, il pinguinooooo, vieni quiiii pinguinooooo, quiiii quiiiiiiiii, facciamogli una fotooooo, che carinooooooo, dov'è il babbo con la macchina fotografica? Gianfranco? Gianfranco dove sei, fai una foto al pinguino, guardaaaa che bellooooooooo, tenerooooo, Gianfranco dove ti sei messo?” (Gianfranco è in un'altra stanza che guarda il culo a una tizia);

-- Infine c'è il lamantino, un trichechido grigio che dall'altra parte del vetro vede queste scene e decide di suicidarsi picchiando la testa su un masso (foto).


(A parte i visitatori, l'acquario di Genova è pieno di cose molto interessanti. Come tutti gli acquari del mondo, eh!)