sabato 25 aprile 2009

giovedì 23 aprile 2009

L'Invidia - storiella saggia


Per la serie "racconti pensati mentre si studia controvoglia", eccovi L'Invidia.


“Provate sul vostro pc la nuova scheda video Invidia Geforge 6200, la più rivoluzionaria macchina grafica mai realizzata! Chip OZZAC 6200 gt fx, 20 gigatoni di memoria ram, raffreddamento liquido, pci ezprexx, presa scan, scart, scard, scord, sniff, axiukl, cbjdu, per collegare il tuo pc al televisore lcd sfx e trasformarlo in una postazione multimediale di ultima generazione! Inoltre supporta le tecnologie pixel shader 6.1, phase shifter, phon twitter e phan plopper! Entra oggi nel futuro con Invidia!”


“Buongiorno signore, ho visto la pubblicità della nuova Invidia. Ce l’avete già in negozio?”

“Si, mi sembra che sia arrivata giusto questa mattina.”

“Wow! Ma mi dica, le avete provate già? E’ vero che il phin pusher permette un’overclok al 17% senza aumentarne il riscaldamento?”

“Eh sì.”

“Fantastico! Con la mia vecchia scheda Artù Rodeo 78xz56 acquistata tre mesi fa ormai non ci gioco neanche più a Pro Evolution Payne Rider 7...”

“Eh immagino...”

“E quanto costa?”

“Eh, ragazzo, troppo.”

“Uh.... come?

“Troppo.”

“Ah...”

“Voglio dire, ragazzo... ma scusa, e poi che te ne faresti?”

“Come... beh, i nuovi prog richiedono un acceleratore grafico combinato al bus video locale che...”

“No, ma dico, e poi? Fra due mesi sarai di nuovo qui a sprecare i tuoi soldi acquistando Invidia?”

“Ma... l’Invidia mi serve per giocare con gli ultimi videogames, che scattano senza un buon vertex shader abbinato alla direct x 15, e poi...”

“E poi cosa te ne fai?”

“Scusi?”

“Quanti anni hai, ragazzo?”

“Beh io... 18.”

“E cosa ci trovi a 18 anni a passare le tue giornate davanti a uno schermo a giocare con orchi e elfi e macchine?”

“Ma io... mi diverto.”

“E per divertirti ancora di più ti serve la nuova Invidia?”

“Già. Tra l’altro molti dei miei amici hanno già il sistema 3way Sli, e cioè, non vorrei essere da meno quando si farà una lan, e se non ho il sistema Forceware Uda dopo...”

“E vuoi sapere quanto costa.”

“...si.”

“E invece io ti dirò quanto vale: vale molto meno della tua vita.”

“Uh... mi sa che vado, mi scusi, io...”

“No aspetta. Ecco cosa succederà. Tu acquisterai la tua nuova Invidia e uscirai da questo negozio entusiasta. Sarai così assorto a leggere le informazioni sulla scatola colorata da non accorgerti della macchina che ti sta correndo addosso. Magari sarai fortunato, e tu non ti farai niente, mentre la tua scheda rovinerà per terra rompendosi in mille pezzi. Magari invece sarai sfortunato: potresti incrinarti parecchie vertebre nell’urto con l’auto, e rischiare la paralisi per il resto della tua vita. A quel punto sì, potrai sentirti soddisfatto a passare le tue giornate seduto davanti a un computer con la tua Invidia, pensando ai tuoi amici che giocano coi racchettoni al mare.”

“Io...”

“Tu dovresti buttare il computer dalla finestra, metterti un paio di scarpe comode e farti una corsa lunghissima, estenuante, una roba da sudare ogni goccia di vita che c’è in te.”

“Gesù, non...”

“Hai 18 anni, non ti buttare via. Cercati una ragazzina, guardati in giro e gioisci di ciò che c’è intorno a te, senza cercare rifugi dentro un monitor, senza sprecare soldi per l’Invidia.”

“Mi scusi...”

“Capito ragazzo?”

“Mi scusi, ma lei che razza di negoziante del cazzo è, che spinge i clienti ad andarsene?”

“Io? Io non sono il negoziante. Io sono qui per cambiare la moquette al locale.”

“Lei si che è una persona realizzata”.



Morale: proponetela voi.


domenica 19 aprile 2009

L'Iper Dio - storiella commovente

Questa mattina vado all'ipercoop a comprarmi un paio di mutande e chi ti incontro? Dio.
Era riverso sullo scaffale dei cereali, e rantolava. “Cazzo, cazzo...”
“Mio Dio! Cos'è successo?”
“Bah... burp... ho un malditesta...”
“Mal di testa!?”
“Mah si, vengo all'iper per comprare le banane, e poi c'è tutta sta luce, tutto sto casino, tutta sta gente... e mi viene l'emicrania e sto male da schifo”.
“Emicrania?!”
“Burp... Ma te che cazzo vuoi sapere... ma che ne sai tu di che cos'è un mal di testa divino...”
“Cosa posso fare, Dio?”
“Sparati”.
“Ma tu vaneggi! Non ti lascerò solo, Dio!”
“Allora vammi a prendere l'aspirina”.
“L'aspirina!”
“Si. Ma quella in bustina che ti metti in bocca e sa di limone. Il resto mi fa burp... cagare...”
“Al limone! Si!”
“Vai ora, mio piccolo figlio, corri, sento che le mie forze si... esauriscono...”
“Vado, veloce come il messaggero degli dei! Ahahah l'hai capita Dio?”
“Fottiti”.
Corro al banco dei farmaci, grazie a Dio lo hanno messo pure negli ipermercati da un po' di mesi, prendo la scatola di bustine di aspirina da ingoiare e riscappo.
Sento una voce dietro di me: “Dove credi di andare stronzetto?”
Mi volto, è la signora chiattona del banco dei farmaci, col camice, che mi guarda male.
“Per favore, ho fretta!”
“E pensi di non pagare?”
“Ma è per Dio!”
“Perdio cosa, cacchetta, perdincibacco?”
“Dio sta male, è là dietro che vomita sui cornflakes, la prego devo andare!”
“Mi credi così stupida, merdina?”
“La prego!”
“Te non vai anywhere”, mi dice la chiattona farmacista poliglotta agitando l'indice davanti alla mia faccia.
“Per favore, è per Dio, per Dio! Devo andare!”
“Paga! Pay!”
“Ma la supplico...”
“Now!”
“Ma in che razza di mondo viviamo? In che razza di mondo? Dove pur di avere 10 euro si lascia crepare Dio! Ma che razza di vita è la nostra! Non abbiamo più pietà neanche per Dio? Eh? Pensiamo solo ai soldi, e al profitto, e al pil e al mibtel e al diritto d'autore e alle tasse! Ma non eravamo uomini, esseri, animali una volta? Ma guardatevi! Guardatevi!”
La farmacista fissa uno specchio e si guarda, io ne approfitto per correre a gambe levate.
“Fermatelo! Fermatelo! Stop him!” sento urlare alle mie spalle, ma io sono già lontano.
Arrivo al reparto merendine. Dio è ancora lì. Ma si è voltato, ed ora sta ordinatamente seduto su dei pacchi di saccottini al cioccolato, a gambe incrociate.
“Dio Santo! Tu... stai bene!” gli dico.
“Hai fatto una cosa davvero lodevole, sono commosso” mi dice. “Ma ora so che nel profondo del tuo cuore sei comunista, e quindi adesso meriti di morire! Buahahahahah!”
Punta l'indice verso di me, io perdo i sensi e mi accascio al suolo.


2 morali:
A) Dio non è razionale, non è funzionalista.
B) Non fatemi studiare controvoglia, sennò poi perdo tempo pensando a queste cose.

Immagine di Davide la Rosa

martedì 14 aprile 2009

Il n'y a pas de Colin dans le poisson



La cultura è l’insieme delle conoscenze acquisite che permettono di sviluppare il senso critico, il gusto e il giudizio. La cultura è però anche una spesa, prevede costi, tempo e lavoro. Pensiamo a un film di Chaplin.
Anche il culturismo presuppone costi, tempo e lavoro, ma difficilmente riuscirebbe a rendere una società migliore, più viva. Pensiamo a un bicipite.

E allora se un Sarkozy taglia le spese alla cultura per poi stringere la mano ad Arnold Schwarzenegger qualsiasi protesta, anche se stipata in un piccolo e simpatico video di pochi minuti diffuso in rete, può diventare preziosa.


(Il video è di "Les Yeux d'IZO", pubblicato su licenza Creative Commons qui; il
pezzo originale l'ho scritto per Billy)