by Paco Garroyo per Billy
L'altra mattina passeggiavo per Rio Claro diretto al bar (la mia iguana domestica, Bigelow, aveva aperto il frigo e si era pappata tutti i miei yogurt agli agrumi lasciandomi senza colazione) quando, passando davanti all'ospizio, notai un signore anziano con tanto di bastone che con aria alquanto malinconica rimirava l'edificio.
Lo salutai educatamente, e siccome sono uno che non riesce a farsi i cavoli propri, gli chiesi se andava tutto bene. Sì illuminò, come si illuminano gli anziani che ti stanno per attaccare una pezza mostruosa. Mi chiese se conoscevo la storia del cinema Lux, ora ospizio Santa Barbara. Risposi incautamente di no. Sorrise, mi immobilizzò col suo tenero sguardo magnetico da nonno, e cominciò a narrare.
“Vede, giovine, deve sapere che il cinema Lux venne aperto negli anni '40. Era un piccolo cinema di paese, buio e pregno di fumo di sigarette, ma a Tobago in quegli anni non c'era mica un gran ché da fare, neanche adesso a dire il vero, ma beh insomma il cinema era sempre pieno. E che film proiettavano: Casablanca, Il mistero del falco, Via col vento. Chaplin a manetta. D'altronde chi se ne frega, al cinema si guardavano le ragazzine spettatrici, mica si badava ai films. Ma poi le ragazzine hanno smesso di interessarsi a Bogart e hanno cominciato a voler ballare. Così il Lux è diventato una sala da ballo: la sala da ballo del circolo dei Repubblicani. Negli anni '50 questo posto ha visto i dischi di Elvis e Little Richard, ci si scatenava con Be Bop A Lula, Rock round the clock, giovinotto mio. Ma diciamocelo, quello dei Repubblicani di Tobago è sempre stato un partito un po' campato in aria: negli anni '60 il Lux ha pochi clienti e chiude. Riaprirà per iniziativa di un privato nel '70, sempre come cinema: ci ho visto trenta volte Giù la testa e Arancia Meccanica, io, qui dentro. Mica la merdaglia che guardate voi giovini. Poi in provincia hanno aperto i multicosi, lì, quelli con tante sale e il bovling. Per il Lux, dalla metà degli anni '80 in avanti, è stata una lenta agonia. Nel '95 tentarono il cambio di programmazione, trasformando il nome da Lux in Luxuria – sull'insegna l'aggiunta la fecero col pennarello – e facendone un cinema a luci rosse ambita meta per tutti i pervertiti di Rio Claro. Che comunque erano troppo pochi per farci affari. I sold out di Nella porca fattoria e Il senso di Smilla per la fava non fecero il miracolo: nel '99 il Lux chiude. Comprato dalle suore, sterilizzato e benedetto, voilà l'ospizio Santa Barbara. Venga con me, giovine, andiamo a sbronzarci”.
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