martedì 3 febbraio 2009

Jennifer Gentle VS lo scetticismo

JENNIFER GENTLE
Officina49 (Cesena), 30/01/2009

Entrata libera con tessera Arci



Quando sono entrato nella sala concerti della modesta ma carinissima Officina49 ho sussultato. Alla vista del palco, sul quale erano adagiati la batteria, una chitarra e una pianola Nord, ho storto la bocca. E il resto della strumentazione? Ho sperato fino all’ultimo che come per magia comparissero un altro paio di amplificatori, ma quando ho realizzato che i Jennifer Gentle si sarebbero presentati in trio, il mio scetticismo ha vinto e mi sono preparato al peggio.

Perché a me queste colonne portanti italiane dell’acid folk e del rock’n roll psichedelico piacciono davvero tanto, ma non li ho mai visti in meno di cinque sul palco; un trio senza basso mi rattristava al solo pensiero.

Ma siccome sono stupido, sono stato smentito anche questa volta. Il concerto si è rivelato molto buono, e la carenza di strumenti non si è fatta notare più di tanto, messa in ombra dalla vocina perfetta da Puffo di Marco Fasolo e la buona performance dei due soci, sempre sorridenti e partecipi con coretti e immancabili kazoo. Un’altra sorpresa è stata la scaletta: hanno suonato praticamente tutto “Valende”, il loro disco più riuscito e datato 2005, cominciando proprio da Universal daughter per finire con Nothing makes sense.

Un fatto negativo? Hanno suonato così bene da convincermi a comprare al banchetto un loro cd in edizione limitata, registrato assieme a Kawabata Makoto (leader degli Acid Mother Temple). 10 euro per 5 orribili caotiche canzoni (mais je suis un incompétent).

Ah ragazzi, pare che la Beatrice Antolini sia libera!!

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