domenica 8 febbraio 2009

L'elogio della pirateria


“Certo all’autore di un’opera letteraria, di una musica o di un film non piace che qualcuno la scarichi da internet senza pagare una lira… però dobbiamo entrare nell’ordine di idee che questi nuovi strumenti cambiano anche il modo in cui si è remunerati per questo tipo di attività”
Stefano Rodotà, garante privacy, 2005

“Cos’è la pirateria? E’ quello che fa chi ruba il lavoro di un artista senza la minima intenzione di pagare per quel lavoro. Non mi riferisco a programmi come Napster, ma alle grandi etichette discografiche”
Curtney Love

E lo sapevate che sarebbe vietato cantare in pubblico “Tanti auguri a te e la torta a me”? Sì, perchè la canzone in questione è di proprietà della Warner fino al 2030, nonostante la vera autrice sia morta da 60 anni.

E lo sapevate che un programmatore guadagna il 6% del ricavato della vendita del suo programma, e il resto va all’azienda che ne detiene (e ne vuole difendere) i diritti?

E che la tanto amata e rispettata Apple è così stronza e fascista da investire in campagne pubblicitarie dove cerca di convincere i benpensanti che i ragazzini che scaricano musica dovrebbero finire in galera senza appello?

Questo e tanto, tanto altro nel libro “Elogio della pirateria”, di Carlo Gubitosa, edito da Terre di Mezzo, 2005.

Dove si trova? Che domande, su eMule!!! (O qui, se non ce l’avete)

Un doveroso avvertimento: a me, dopo averlo letto, era venuta la gran voglia di installare Ubuntu in ogni pc che mi passava sotto il naso...

Nessun commento:

Posta un commento

Per favore niente offese, parolacce, bestemmie, cattiverie ed equazioni logaritmiche. E firmatevi! ;)