Il festival di cortometraggi organizzato dal ravennate Circolo Sogni cresce anno dopo anno. E, arrivato all'undicesima edizione, ha raggiunto livelli preoccupanti: dei sette film premiati, tre rasentano la perfezione.
Rosenhill (premio European Sogni Award) ha come protagonista un'anziana ospite di una casa di cura dove avvengono cose strane (o è tutto frutto della sua fantasia?). Thriller claustrofobico dal finale sospeso, un po' lungo (29') ma girato magistralmente da un'equipe di ragazzi svedesi. In Danny Boy (premio Giuseppe Maestri), animazione firmata dal polacco Marek Skrobecki, vediamo un mondo grigio ed inquietante, popolato da persone senza testa (fisicamente parlando) che si muovono e agiscono di conseguenza: in maniera stupida, goffa e ignorante. Provocando incidenti, investendo gli altri in auto o ammazzandoli con una pistola, pestando i clochard che chiedono una moneta: un corto che fa pensare. Davvero ben fatto Jules and her guys di Fanny Jean-Noel (premio creatività), divertente diario di una ragazza che per non darsi all'alcol si “dà” alla ninfomania: il corto è una carrellata di ritratti dei diversi uomini con cui va a letto, su uno sfondo elaborato graficamente che ricorda i libri pop-up. Frizzante, colorato e veloce, ha scalzato l'altro candidato al premio, Flat love di Andrè Sanz, interessante ma un po' confusa storia di un uomo che, abituato a guardare le cose con gli occhiali 3D, si innamora solo di donne disegnate su libri e quadri.
Gli altri premi: Sogni d'Oro allo spagnolo Socarrat di David Moreno (divertente ritratto di una famiglia anomala); Frequenze in corto al videoclip di Vinicio Capossela Una giornata perfetta (particolare stop-motion con atmosfere retrò); Sogni doc al toccante The gardener and his 21 flowers del danese Emil Langballe (documentario sulla difficile vita di un contadino dello Zambia e i suoi 21 bambini); Mitici critici a Linda di Fabio Scalzotto (uno studente sogna di diventare professore. Ci riuscirà?); la sezione riservata ai registi emiliano romagnoli è stata vinta da Matteo Tondini con Il mio ultimo giorno di guerra, con Ivano Marescotti (la seconda guerra mondiale vista da un contadino delle colline faentine).
Immagine: Danny Boy - Copyright © 2008 Se-Ma-For Produkcja Filmowa.
Nessun commento:
Posta un commento
Per favore niente offese, parolacce, bestemmie, cattiverie ed equazioni logaritmiche. E firmatevi! ;)