venerdì 8 maggio 2009

La storia di Rete4

E basta con questi cazzo di immigrati clandestini! Vengono qua con i loro barconi puzzoni e ci vogliono fregare il lavoro e ci rapiscono i figli e ci sfruttano la prostituzione! Ma basta! In Italia abbiamo già i nostri problemi di clandestinità! Questa è la storia di Rete4.

1978: L'imprenditore Silvio Berlusconi decide di fondare una rete televisiva commerciale, la prima in Italia, e la chiama TeleMilano.


TeleMilano, nata come tv ufficiale della città satellite Milano 2. Ci lavoravano Beruschi, Abatantuono e Boldi.


1982: La tv privata Italia1, di proprietà di Rusconi, fallisce. Se la compra Fininvest, l'azienda di Berlusconi, che comincia a pensare di poter creare un polo televisivo alternativo alla Rai. Gli manca però un canale per arrivare a tre.

1984: Berlusconi, ormai conosciuto anche come “Sua Emittenza”, acquista la piccola tv locale Rete4. Questa ha i permessi per trasmettere solo in Lombardia, ma Berlusconi se ne sbatte e con un sistema di ritrasmissione delle frequenze fa si che il canale si veda da Trento a Catania. Cambia il nome a TeleMilano con Canale5.
La Finanza
e la Polizia postale vanno a casa sua: “Caro dottore, siete fuori legge, e se non sistemate la cosa lei e i dirigenti della sua azienda finite in galera”
Berlusconi allora corre dall'allora presidente del consiglio. “Bettino! Bettino, la Polizia brutta cattiva mi vuole fare la bua!” e Craxi “Silvietto, io sono socialista di sinistra, sono naturalmente portato a difender
e e aiutare i deboli. Facciamo così, tu mi porti un bel pacchettino colorato pieno di mignotte (tacco a spillo, mi raccomando) o miliardi (contanti please) e io farò il possibile”.



In questa foto, Berlusconi e Craxi al mare discutono di valori come la famiglia e le escort di lusso



1985: A febbraio decreto del ministro Gava: le tv private di Fininvest possono sì trasmettere in tutta Italia, ma solo materiale registrato (niente dirette), almeno fino alla prossima legge che sistemerà la situazione. Qualche stupido maligno lo chiama “decreto salva Berlusconi”.

1986/1989: Non viene risolta la faccenda Rete4, che continua a trasmettere provvisoriamente (modo elegante per dire “abusivamente”).

1990: Finalmente il governo (Andreotti) prova a risolvere la cosa. La legge Mammì (5 agosto) legittima la situazione esistente, obbligando le televisioni a livello nazionale a trasmettere il telegiornale (che prima non c'era), in attesa di una nuova legge che riassegni le frequenze televisive (e che quindi, di fatto, o risolva la questione Rete4 o oscuri le sue frequenze forever and ever).

1991/1992: Non viene risolta la faccenda Rete4, che continua a trasmettere provvisoriamente (modo elegante per dire “abusivamente”).

1993: Geniale legge n. 323: spostato il termine previsto dalla legge Mammì di altri tre anni, Rete4 può trasmettere fino a nuovo decreto. Il motivo di questa decisione è un mistero (mignotte o miliardi, stavolta?).

1994/1996: Non viene risolta la faccenda Rete4, che continua a trasmettere provvisoriamente (modo elegante per dire “abusivamente”). Nel frattempo Berlusconi fonda Forza Italia e entra in politica.

1997: Ora basta, niente più sconti, la legge Maccanico 249 -nell'ambito della riassegnazione delle frequenze- impedisce ad un singolo soggetto di detenere più del 20 per cento delle reti televisive nazionali: questa volta Rete4, se vuole continuare ad esistere, è costretta ad andare sul satellite entro il 2003 (il 2003? e perchè non il 2450?).
Esulta comunque Francesco di Stefano, imprenditore di Europa7, emittente proprietaria (attenzione) delle frequenze sulle quali da vent'anni viene illegalmente trasmessa Rete4.
Nel frattempo, Berlusconi ha il coraggio di trasmettere sulle sue tv decine di spot dove spiega che i comunisti brutti cattivi vogliono zittirlo, alcuni (spot) sono memorabili.


Europa7, la tv che dovrebbe vedersi al posto di Rete4 se vivessimo in un Paese normale.






1998/2001: Non viene risolta la faccenda Rete4, che continua a trasmettere provvisoriamente (modo elegante per dire “abusivamente”).

2002: Si sta avvicinando il momento, tra qualche settimana Rete4 non potrà più trasmettere. Berlusconi, che l'anno prima ha vinto le elezioni, va dal suo ministro delle comunicazioni Gasparri: “Senti merdina, se non muovi il culo e fai qualcosa ti procurerò un sacco di bua, lo sai che quando voglio sono brutto e cattivo”.
Allora il povero Gasparri s'inventa una super futuristica postmoderna legge: siccome ormai la televisione analogica è vecchia, tra un po' si passerà tutti al digitale terrestre coi finanziamenti statali. A cominciare dall'abusiva Rete4, che entro il 2006 si dovrà vedere solo col decoder.
L'Unione Europea si chiede se gli italiani ci facciano o ci siano, e intanto comincia a minacciare di multare il Governo per tutto il travaglio.


Berlusconi applaude Gasparri: "Me cojoni che numero hai fatto sto giro! Non sei mica poi così imbecille come pensavo! Adesso basta che mi spaventi!"


2003/2005: Non viene risolta la faccenda Rete4, che continua a trasmettere provvisoriamente (modo elegante per dire “abusivamente”).

2006: Si sta avvicinando il momento, tra qualche settimana Rete4 non potrà più trasmettere. Berlusconi va dal suo ministro: “Ma sei idiota? Muoviti, stronzetto, fai qualcosa!” e Gasparri promulga la scadenza della sua stessa legge di altri due anni. Entro il 2008, Rete4 sarà sul satellite o sul digitale terrestre.

Io sto scrivendo il 7 maggio 2009, sul mio televisore vedo Rete4, e non ho il decoder. Anche quelli dell'Unione Europea vedono Rete4 senza avere il decoder, e continuano a dire che se la situazione non cambierà entro la fine del 2009 cominceranno a multare retroattivamente (dal 2006, pare) lo Stato italiano per 130 milioni di euro all'anno... circa 400 milioni di euro che ovviamente pagheranno i contribuenti.


Tre conclusioni: il clandestino è brutto solo quando è tunisino; il commerciante abusivo è vergognoso solo quando è marocchino; un paio di mignotte in tacco a spillo possono mandare in vacca tutto un Paese.



Fonti: A. Grasso, "Cos'è la televisione", Garzanti / Peacelink / Wikipedia / Girodivite

1 commento:

  1. Scusa ma non credi che ci annoieremmo troppo in Italia senza Silvio e il suo amichetto del cuore Fede...

    Guarda anche adesso... a 2 settimane dalle elezioni si parla dell'amante 18enne del berlusca invece che parlare di politica... e la sinistra, stupida, perchè votiamo un partito stupido, ci casca e fà cagnara.

    Ci stà bene!

    Romu.

    RispondiElimina

Per favore niente offese, parolacce, bestemmie, cattiverie ed equazioni logaritmiche. E firmatevi! ;)