sabato 8 agosto 2009

Ammazza tutta la famiglia ma era un brav'uomo

C'è una curiosa pratica nel giornalismo di cronaca, soprattutto nel telegiornalismo. Quando uno ammazza moglie e figli i giornalisti vanno subito dai vicini che, immancabilmente, si dicono sconcertati: "Era un brav'uomo, era una splendida famiglia, non pensavamo che potesse succedere una cosa del genere, è davvero incredibile, erano persone a posto" eccetera.

A sentir loro, i killer sono più santi del Papa. Mai che uno dica: "Lui era uno stronzo e lei una zoccola, doveva succedere prima o poi". Oggi l'ennesima tragedia familiare. Nel varesotto una donna di 41 anni chiede la separazione dal marito 42enne. Hanno due figli, di 9 e 5 anni, una bella villetta e un buon lavoro nella ditta gestita dai parenti di lei. Lui ammazza moglie e figli con un coltello da cucina, poi si suicida chiudendosi in macchina col tubo di scappamento collegato all'abitacolo.

"Famiglia tranquilla" con la quale "si avevano buoni rapporti di vicinato, nessuno si aspettava una tragedia simile - dicono i vicini ai giornalisti di varese news. Figurati. Negli scatti dei fotografi un piccolo dettaglio: sul cancello di casa è apppeso un cartello con le scritte "Attenti al cane, al padrone e a tutta la famiglia" e i disegnini di un pitbull, di un coltello, di una pistola e di un fucile. Simpatico. Tranquillo. Chi avrebbe mai potuto pensare che dietro quel caro signore, quello stinco di santo, quel disponibile vicino si nascondesse una persona violenta? Chi?

1 commento:

  1. Caspita... è vero: lo avevano scritto anche loro!!!

    Grazie di cuore per il bel commento :-D

    CIAO!!!

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