Un vecchio e poverissimo scienziato è costretto a lavorare nello spettacolo itinerante del professor Fargo, un cialtrone esperto in trucchetti di magia e illusionismo. Insieme girano col carrozzone per le città del Nord America, senza grossa fortuna. Il vecchio odia Fargo con tutto se stesso, e un giorno, in un albergo di P***, trova il coraggio di dirglielo in faccia. Il professor Fargo, offeso, si vendicherà a suo modo... Breve romanzo dove paradossalmente, vista la storia, non si parla mai né di scienza né tanto meno di magia: Henry James utilizza la strana situazione esclusivamente per fare il ritratto psicologico dei due protagonisti, il vecchio e triste uomo onesto contro l'inquietante e furbo professore senza scrupoli.
Scott W., Il racconto dello specchio misterioso, 1828
Un nobile scozzese pieno di debiti scappa in guerra, lasciando sola la moglie. Questa, non ricevendo più notizie dal marito, visita con la sorella un misterioso mago italiano, che grazie a un particolare specchio è in grado di farle vedere quel che sta succedendo all'amato disperso... cosa che ovviamente la farà star male. Ambienti sinistri, prodigiose magie, antri oscuri rimandano alla letteratura gotica ma, per quel che mi riguarda, ci ho visto anche una grande critica alla società nobiliare, irresponsabile, profittatrice e senza vergogna, e al nuovo capitalismo, con filippiche nel preludio sui floridi campi e boschi distrutti per far posto all'edilizia selvaggia.
Tabucchi A., Sostiene Pereira, Feltrinelli, 1994
Nel 1938 in Spagna imperversa la guerra civile, e anche in Portogallo la situazione politica si fa pesante. Pereira è un vecchio giornalista di cultura, che per caso viene a conoscere due repubblicani giunti a Lisbona per reclutare volontari. Pereira non si interessa di politica e preferirebbe starne fuori, ma un po' mosso da compassione per i due ragazzi, che tratta come suoi figli, un po' per voler dare una svolta alla sua noiosa vita da vedovo, un po' perché (in fondo) antifascista, si farà coinvolgere poco a poco fino all'attacco finale al neonato regime attraverso il suo giornale. Splendido quanto particolare romanzo: quella che leggiamo è la deposizione, o confessione di Pereira, rilasciata a non si sa chi. Le parole “Sostiene Pereira” vengono ripetute in maniera assillante, eppure, anche con questa fredda e distaccata descrizione dei fatti (quasi come in un verbale), riusciamo ad affezionarci tantissimo al gentile, premuroso e infelice giornalista. Capolavoro da bere in un sol sorso.
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Scott W., Il racconto dello specchio misterioso, 1828
Un nobile scozzese pieno di debiti scappa in guerra, lasciando sola la moglie. Questa, non ricevendo più notizie dal marito, visita con la sorella un misterioso mago italiano, che grazie a un particolare specchio è in grado di farle vedere quel che sta succedendo all'amato disperso... cosa che ovviamente la farà star male. Ambienti sinistri, prodigiose magie, antri oscuri rimandano alla letteratura gotica ma, per quel che mi riguarda, ci ho visto anche una grande critica alla società nobiliare, irresponsabile, profittatrice e senza vergogna, e al nuovo capitalismo, con filippiche nel preludio sui floridi campi e boschi distrutti per far posto all'edilizia selvaggia.
Tabucchi A., Sostiene Pereira, Feltrinelli, 1994
Nel 1938 in Spagna imperversa la guerra civile, e anche in Portogallo la situazione politica si fa pesante. Pereira è un vecchio giornalista di cultura, che per caso viene a conoscere due repubblicani giunti a Lisbona per reclutare volontari. Pereira non si interessa di politica e preferirebbe starne fuori, ma un po' mosso da compassione per i due ragazzi, che tratta come suoi figli, un po' per voler dare una svolta alla sua noiosa vita da vedovo, un po' perché (in fondo) antifascista, si farà coinvolgere poco a poco fino all'attacco finale al neonato regime attraverso il suo giornale. Splendido quanto particolare romanzo: quella che leggiamo è la deposizione, o confessione di Pereira, rilasciata a non si sa chi. Le parole “Sostiene Pereira” vengono ripetute in maniera assillante, eppure, anche con questa fredda e distaccata descrizione dei fatti (quasi come in un verbale), riusciamo ad affezionarci tantissimo al gentile, premuroso e infelice giornalista. Capolavoro da bere in un sol sorso.
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