venerdì 23 gennaio 2009

Adieu, discografia


Negli anni 60 il vinile andava estremamente bene. Ma era ingombrante e costoso, e serviva un buon impianto audio per goderselo.


Come risolvere il problema? I discografici pensarono "proviamo a creare un supporto più leggero e di maggiore fruibilità, in modo da aumentare le vendite" e crearono la musicassetta.


All'inizio degli anni '80 la Sony produsse il primo walkman, che ebbe un successo inimmaginabile. Tanto che la gente cominciò a fagocitare la musica, e quindi a doppiarsi le musicassette.


Come risolvere il problema? I discografici pensarono "proviamo a creare un nuovo supporto, che sia facilmente trasportabile come la cassetta, ma non copiabile come il vinile, in modo da aumentare le vendite" e crearono la musica digitale da mettere su ciddì.


Poi è nato il sistema antisalto, e quindi il lettore ciddì portatile, assieme al masterizzatore a basso costo per pc. La gente ha smesso di doppiare musicassette per cominciare a doppiare i ciddì.


Come risolvere il problema? I discografici pensarono "proviamo a creare una nuova forma di musica, facilmente usufruibile, magari senza supporto stabile, da pagare al megabyte, che non si possa doppiare, in modo da aumentare le vendite" e crearono i file mp3.


Ora, avrete capito tutti che chiunque negli ultimi vent'anni abbia avuto a che fare con l'industria musicale si è rivelato un povero coglione. Si può dare la colpa ai pirati, certo, o ai marocchini che taroccano i cd, certo, o ai siti di file sharing, certo, ma se uno si spara e poi da la colpa al proiettile per me rimane un povero coglione da internare.


Qualche giorno fa l'ammissione da parte del presidente del consorzio dei discografici inglesi, Feagarl Sharkey: "Abbiamo sbagliato tutto. Abbiamo fatto arrestare ragazzini che non avevano un soldo, abbiamo scommesso su modelli che si sono rivelati fallimentari,abbiamo lottato per anni contro la musica illegale per ottenere il nulla. Basta, dobbiamo cercare nuove vie."


Io personalmente non vedo l'ora di sapere quale nuovo favoloso marchingegno inventerà l'industria musicale globale per finire sempre più sottoterra, essendo un sostenitore della musica libera da ogni vincolo (e chi vuol vivere con la musica pop si pigli su la chitarrina e vada nei locali a suonare, anche nelle più sporche bettole sconosciute).


Ma il mio buon cuore mi spinge a dare un consiglio a tutti gli esperti del settore: tornare al vinile. Il suono è spaziale, col cazzo che si doppia, è un oggetto di culto. E costa tanto: così finalmente la gente comincerà a dare il giusto valore alle cose, e i dischi dei Led Zeppelin rimarranno per sempre mentre non ci sarà più spazio per coloro che fanno schifezze da bieco consumo giornaliero (dai, ragazzine di 15 anni, compratevi il vinile delle Lollipop a 40 euro più il giradischi!!). Un gigantesco crollo del sistema, che lascerà morti sul campo Dari e Giusy Ferreri vari, ma che porterà una stabilità del mercato (ridotto) che non si vede da decenni. La gente, forse, smetterà di guardare X-Factor e giocare a Guitarhero per andare ai concerti di Paolo Conte e imparare a suonare una chitarra, una di quelle vere, con le corde e le emozioni annesse.


Non è mica un utopia. Basterebbe, domattina, non pubblicare 20 mila copie dell' "imperdibile nuovo cd dell'artista xxx" per pubblicarne 5 mila copie in vinile. E chi lo vuole davvero ascoltare, se lo compra. Altrimenti continuiamo a scaricarci le robe, senza rompere le palle con bollini e costosi diritti d'autore (grazie).


E forse tutto questo finirà nella mia tesi di laurea. Viva i Creative Commons.


1 commento:

  1. effettivamente il contatto tra testina e vinile è un esperienza che il "freddo e vuoto" CD se lo sogna!(non parliamo dell'mp3) E' un qualcosa di morbido avvolgente e pastoso, sì davvero, è come se le orecchie fossero rapite da uno strano incantesimo mentre sentiamo quelle "lamine" sfregare, sì.. detto questo..

    COME TI PERMETTI DI OFFENDERMI GIUSY FERRERI!! EH!?!?!?

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Per favore niente offese, parolacce, bestemmie, cattiverie ed equazioni logaritmiche. E firmatevi! ;)