Questa merita. La Martin Motor è un'azienda italiana che ha ben pensato di vendere nel nostro Paese dei furgoni prodotti in Cina, alla faccia dei lavoratori di Termini Imerese. Alla faccia perchè i furgoni della MM costano... 2140 euro.
Ma come? Va beh che in Cina manodopera e materiali costano poco, ma un furgone è pur sempre un furgone! Non può costare come una chitarra elettrica! E le spese di trasporto dalla Cina?
L'arcano è presto svelato: i furgoni della MM godono di tutti gli incentivi possibili al mondo. 4000 euro di ecoincentivi del Governo, 2500 euro la rottamazione e 2000 euro di incentivi della Regione Lombardia. Tutti indicati nella pubblicità della MM. E così del prezzo iniziale (basso ma pur sempre umano) ne rimane un quinto.
Allora mi chiedo cosa siano tutte queste male parole sui prodotti cinesi inaffidabili per i quali ci vorrebbe un dazio, cosa siano tutti queste belle parole a favore dei lavoratori della Fiat che rischiano la cassa integrazione, cosa sia tutta questa presunta difesa del "made in Italy" per la quale è scoppiato il caso Alitalia, se poi si favorisce in modo osceno un'azienda che sventola bandiera italiana (guardatevi il sito della MM, riconducibile alla Omci) ma che per profitto fa i propri comodi in Cina (per carità: da come se ne parla in alcuni forum i prodotti sembrano ottimi).
Alla MM va almeno il merito di non nascondere affatto la provenienza dei suoi veicoli, come fanno troppe griffe "italiane" che producono le borsette in Cina per trenta euro e le rivendono nelle boutiques a 500 con l'etichetta "made in Italy". Ma questo non basta a giustificare tanti incentivi. Perchè gli incentivi, lo ricordo, vengono fatti proprio per dare una scossa al mercato e aiutare le aziende di madrepatria in (teorica) difficoltà... Se no che cazzo di "incentivi" sono? Ma si potrebbe cercare di difendere il "prodotto" italiano e non l'"industriale" italiano, per una volta? Chissà quanti casi Omsa ci attendono ancora...
Repubblica
Forum Triumph
Ma come? Va beh che in Cina manodopera e materiali costano poco, ma un furgone è pur sempre un furgone! Non può costare come una chitarra elettrica! E le spese di trasporto dalla Cina?
L'arcano è presto svelato: i furgoni della MM godono di tutti gli incentivi possibili al mondo. 4000 euro di ecoincentivi del Governo, 2500 euro la rottamazione e 2000 euro di incentivi della Regione Lombardia. Tutti indicati nella pubblicità della MM. E così del prezzo iniziale (basso ma pur sempre umano) ne rimane un quinto.
Allora mi chiedo cosa siano tutte queste male parole sui prodotti cinesi inaffidabili per i quali ci vorrebbe un dazio, cosa siano tutti queste belle parole a favore dei lavoratori della Fiat che rischiano la cassa integrazione, cosa sia tutta questa presunta difesa del "made in Italy" per la quale è scoppiato il caso Alitalia, se poi si favorisce in modo osceno un'azienda che sventola bandiera italiana (guardatevi il sito della MM, riconducibile alla Omci) ma che per profitto fa i propri comodi in Cina (per carità: da come se ne parla in alcuni forum i prodotti sembrano ottimi).
Alla MM va almeno il merito di non nascondere affatto la provenienza dei suoi veicoli, come fanno troppe griffe "italiane" che producono le borsette in Cina per trenta euro e le rivendono nelle boutiques a 500 con l'etichetta "made in Italy". Ma questo non basta a giustificare tanti incentivi. Perchè gli incentivi, lo ricordo, vengono fatti proprio per dare una scossa al mercato e aiutare le aziende di madrepatria in (teorica) difficoltà... Se no che cazzo di "incentivi" sono? Ma si potrebbe cercare di difendere il "prodotto" italiano e non l'"industriale" italiano, per una volta? Chissà quanti casi Omsa ci attendono ancora...
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