Jonathan Coe, La pioggia prima che cada, 2007
Un'anziana signora, Rosamond, prima di morire registra una serie di cassette nelle quali descrive minuziosamente una ventina di foto. Una foto per ogni momento importante della sua vita, per la precisione. Le cassette sono destinate a una ragazza non vedente di nome Imogen, e sarà compito della nipote della signora, Gill, recapitarle all'interessata. Solo che Imogen non si trova da nessuna parte, come scomparsa: Gill e le sue figlie cercheranno, ascoltando le cassette, indizi e aiuti. Il "manuale della perfetta descrizione", mi verrebbe da dire: immagini, paesaggi, case, profumi, abiti, abitudini di un tempo lasciano pochissimo spazio allo sviluppo della storia, facendo dei ricordi e di brevi momenti vissuti i veri protagonisti della vicenda - come d'altronde avviene nelle foto. Se siete ignoranti e impazienti come me, alla lunga vi annoierà.
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, 2008
Un romanzo di formazione: Alice e Mattia da piccoli sono rimasti traumatizzati da due terribili eventi - lei ha rischiato di morire in un incidente con gli sci, lui è colpevole della scomparsa della sorellina - e cresceranno con evidenti turbe psicofisiche - lei anoressica e incapace di amare, lui apatico e autolesionista. Lui la vorrebbe, vorrebbe passare la vita con lei, ma sa che sono come due numeri primi: vicini e senza la possibilità di toccarsi (11 e 13, 17 e 19 etc.), con qualcosa, nel mezzo, che impedirà sempre loro di unirsi nonostante i numerosi tentativi nell'arco di vent'anni. Non è un capolavoro, ma l'opera prima ben riuscita di un ragazzo che quando lo ha scritto aveva la mia età di adesso: Paolo Giordano ha tutta la mia invidia.
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Un'anziana signora, Rosamond, prima di morire registra una serie di cassette nelle quali descrive minuziosamente una ventina di foto. Una foto per ogni momento importante della sua vita, per la precisione. Le cassette sono destinate a una ragazza non vedente di nome Imogen, e sarà compito della nipote della signora, Gill, recapitarle all'interessata. Solo che Imogen non si trova da nessuna parte, come scomparsa: Gill e le sue figlie cercheranno, ascoltando le cassette, indizi e aiuti. Il "manuale della perfetta descrizione", mi verrebbe da dire: immagini, paesaggi, case, profumi, abiti, abitudini di un tempo lasciano pochissimo spazio allo sviluppo della storia, facendo dei ricordi e di brevi momenti vissuti i veri protagonisti della vicenda - come d'altronde avviene nelle foto. Se siete ignoranti e impazienti come me, alla lunga vi annoierà.
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, 2008
Un romanzo di formazione: Alice e Mattia da piccoli sono rimasti traumatizzati da due terribili eventi - lei ha rischiato di morire in un incidente con gli sci, lui è colpevole della scomparsa della sorellina - e cresceranno con evidenti turbe psicofisiche - lei anoressica e incapace di amare, lui apatico e autolesionista. Lui la vorrebbe, vorrebbe passare la vita con lei, ma sa che sono come due numeri primi: vicini e senza la possibilità di toccarsi (11 e 13, 17 e 19 etc.), con qualcosa, nel mezzo, che impedirà sempre loro di unirsi nonostante i numerosi tentativi nell'arco di vent'anni. Non è un capolavoro, ma l'opera prima ben riuscita di un ragazzo che quando lo ha scritto aveva la mia età di adesso: Paolo Giordano ha tutta la mia invidia.
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