Ovvero come Francesco Garoia in arte Garo in arte Paco Garroyo ha deciso di intasare e saturare ulteriormente internet di suoi pareri, storielle, recensioni, futilità varie
Mi ci è voluto un po’ per capire di che cosa trattasse il referendum del 21 giugno. Tuttora ho molti dubbi, ma dato che non mi asterrei manco con un fucile puntato addosso (scenario non così fantasioso, visto l’andazzo) ho optato per il no, no, sì. Cioè, molto in sintesi:
I quesiti 1 e 2 propongono di annullare il premio di maggioranza anche agli alleati della coalizione. Ovvero: oggi come oggi il partito più importante è il Pdl, e siccome il Pdl è alleato con la Lega la Lega ha gli stessi benefici (nel senso che alle elezioni ottiene un numero variabile in più di seggi, perchè con questo sistema, definito dal suo creatore Calderoli una "porcata", chi vince prende più seggi a prescindere dal numero di elettori).
Questo fa si che la Lega, che alle ultime elezioni ha ottenuto circa il 10% (non è mica poi così tanto), tenga sotto controllo tutto il Governo: se domani Bossi se ne andasse, il Governo Berlusconi crollerebbe. Da qui i numerosi favori concessi alla Lega dai politici del Pdl per tenerli buoni.
Se invece domani e domenica vincessero i “sì”, il premio di maggioranza andrebbe solo alla principale lista politica eletta e non agli alleati: la Lega (come l’Italia dei Valori) avrebbe molto meno peso politico, garantendo una maggiore governabilità.
E allora perchè voto “no”? Fondamentalmente perchè né Pdl né PD stanno, a mio parere, facendo un buon lavoro: il partito di Berlusconi è un’azienda che si regge su mignotte e malaffari, cosa che urta alquanto la mia sensibilità, senza considerare che Berlusconi è in politica da vent’anni e in vent’anni ha fatto solo dei disastri dimostrando in ogni caso di non essere un buon politico. Dall’altra parte, il PD è alla deriva e non è certo in grado di governare da solo l’intero Paese (non lo penso solo io, viste le ultime elezioni). Quindi perchè garantire loro il premio di maggioranza?
Poi la Lega, per quanto partito ignorante per eccellenza, ha sempre più votanti dalla sua, mentre l’Italia dei Valori sta facendo un buon lavoro di opposizione (essere giustizialisti non è un peccato mortale, a differenza di quanto si sente detto in giro): penalizzarli per legge per poi vedermi ministro la Brambilla non mi sembra proprio un successone.
Qualcuno potrà dirmi: “Ma se vincono i sì ci sarà una svolta! Il bipartitismo all’americana, alla spagnola! Maggiore governabilità!” A costoro ricordo che non siamo né in America (dove pure hanno i loro grossi problemi) né in Spagna: siamo in Italia, Paese che tra Obama e Valeria Marini alle urne voterebbe in massa la seconda. Governabilità? Non siamo pronti, ancora no.
Poi il terzo quesito, questo è facile. Votare “sì” vuol dire impedire una brutta abitudine particolarmente abusata: quella di singoli soggetti, solitamente i leader di partito, di presentarsi in più circoscrizioni per far letteralmente man bassa di voti. In pratica: mister X si presenta in più circoscrizioni, e visto che è famoso viene eletto in 6; siccome non è ancora possibile clonare la gente il suo partito deciderà chi viene eletto in Parlamento al suo posto. Con la vittoria dei sì verrà insomma assestato un duro colpo alla nomina dei parlamentari da parte delle Segreterie di partito.
Mi raccomando, andate a votare. Siete per il no? Siete per il sì? Cazzi vostri. L’importante è che andiate a votare: è il vostro diritto, ed è tanto prezioso quanto il vostro cervello.
La cosa piu brutta è che il Partito Democratico (che dal nome sembra abbia come mission quella di sviluppare la democrazia italiana) sta facendo propaganda per 3 SI al referendum. Evviva la democrazia!!!!
Beh, non la vedo proprio così... diciamo che se in Italia avessimo una politica un minimo decente (un "dualismo" Obama-McCain, per intenderci), sarei probabilmente a favore di un forte bipartitismo. Non per una questione di democrazia, ma proprio di governabilità. Ma, ripeto, qua da noi si finirebbe col scegliere tra una velina o Emanuele Filiberto di Savoia, non so se mi spiego...
La cosa piu brutta è che il Partito Democratico (che dal nome sembra abbia come mission quella di sviluppare la democrazia italiana) sta facendo propaganda per 3 SI al referendum.
RispondiEliminaEvviva la democrazia!!!!
Beh, non la vedo proprio così... diciamo che se in Italia avessimo una politica un minimo decente (un "dualismo" Obama-McCain, per intenderci), sarei probabilmente a favore di un forte bipartitismo. Non per una questione di democrazia, ma proprio di governabilità.
RispondiEliminaMa, ripeto, qua da noi si finirebbe col scegliere tra una velina o Emanuele Filiberto di Savoia, non so se mi spiego...
Grazie per essere passato! Buon weekend!